I monologhi della vagina by Eve Ensler

I monologhi della vagina by Eve Ensler

autore:Eve Ensler
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2018-05-20T16:00:00+00:00


Ne ho abbastanza

Ne ho abbastanza dello stupro.

Ne ho abbastanza dello stupro alla luce del giorno.

Ne ho abbastanza della cultura dello stupro, della mentalità da stupro.

Ne ho abbastanza delle pagine di stupro su Facebook.

Ne ho abbastanza delle migliaia di persone che hanno firmato su quelle pagine con i loro veri nomi senza vergognarsi.

Ne ho abbastanza della gente che reclama il diritto alle pagine di stupro e la chiama libertà d’espressione o la giustifica perché «è ironica».

Ne ho abbastanza di sentirmi dire che non ho il senso dell’umorismo e che le donne non hanno il senso dell’umorismo, quando la maggior parte delle donne che conosco cazzo se mi fa ridere. È solo che pensiamo che dei peni senza invito su per l’ano o la vagina non siano tutto questo spasso.

Ne ho abbastanza di quanto ci vuole perché qualcuno reagisca allo stupro.

Ne ho abbastanza delle centinaia di migliaia di donne che in Congo stanno ancora aspettando che gli stupri cessino e che vengano individuati i responsabili degli stupri.

Ne ho abbastanza delle migliaia di donne in Bosnia, Burma, Pakistan, Sud Africa, Guatemala, Sierra Leone, Haiti, Afghanistan, Libia, dite un posto che attende ancora giustizia.

Ne ho abbastanza dello stupro alla luce del giorno.

Ne ho abbastanza delle cliniche dello stupro in Ecuador che sequestravano, stupravano e torturavano le lesbiche per farle tornare etero.

Ne ho abbastanza che una donna su tre nell’esercito statunitense sia stuprata dai cosiddetti «camerati».

Ne ho abbastanza dei poteri che negano alle donne vittime di stupro il diritto di abortire.

Ne ho abbastanza dei ragazzi della confraternita dell’Università del Vermont che votano chi vorrebbero stuprare di più.

Ne ho abbastanza delle vittime di stupro che vengono ri-stuprate quando lo dichiarano pubblicamente.

Ne ho abbastanza delle donne somale denutrite e stuprate nel campo profughi di Dadaab in Kenya e ne ho abbastanza delle donne stuprate a Occupy Wall Street che sono rimaste in silenzio per proteggere un movimento che sta lottando per porre fine al saccheggio e allo stupro dell’economia e della terra, come se lo stupro dei loro corpi fosse qualcosa di diverso.

Ne ho abbastanza delle donne che ancora tacciono sullo stupro perché sono portate a credere che sia colpa loro.

Ne ho abbastanza che la violenza contro le donne non sia una priorità internazionale quando una donna su tre verrà stuprata o picchiata nella propria vita – distruggere e ridurre al silenzio e sminuire le donne è la distruzione della vita stessa.

Niente donne, niente futuro, sveglia.

Ne ho abbastanza di questa cultura dello stupro dove il privilegiato con il potere politico, fisico, economico prende chi e cosa vuole, quando lo vuole, quanto ne vuole, quando vuole.

Ne ho abbastanza dell’eterna resurrezione delle carriere di stupratori e sfruttatori del sesso – registi, leader mondiali, dirigenti aziendali stelle del cinema, atleti – mentre le vite di coloro che hanno violato sono permanentemente distrutte, le donne spesso costrette a vivere in un esilio emotivo e sociale.

Ne ho abbastanza della passività degli uomini buoni. Dove cazzo siete? Vivete con noi, fate l’amore con noi, ci fate da padri, amici, fratelli, nutriti, accuditi ed



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